FAMIG. TUZI TUZII TUZIJ TUZJ - SORA SOTTERRANEA

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FAMIG. TUZI TUZII TUZIJ TUZJ

FAMIGLIE NOBILI DI SORA

FAMIGLIA TUZI O TUZII  

La famiglia Tuzi di Sora giunge a Sora alla fine del 1600 e gli inizi del 1700 dall'Abruzzo dove aveva diverse proprieta' in Balsorano e Scurcola Marsicana.

Lo stemma dei Tuzi di Sora e' dato da uno scudo con alla base dei monti all' italiana (3) di cui quello al centro piu' grande sormontato da tre stelle con sei punte ognuna. lo scudo e' sormontato da una corona o da un elmo in base al ramo di appartenenza. Più tardi  ed esattamente nel 1744  si conosce un certo Giuseppe  Tuzi   persona benestante e influente in quel tempo , aveva molti possedimenti di terreni e di edifici .

Vi era poi il secondo  fratello Tuzi Filippo , un altro importante per proseguire la famiglia Tuzi e poi l’ultimo Tuzi Eustachio , quest’ultimo lo ritengo il più importante in quanto da quest’ultimo nasce nel 1723  suo  figlio Clemente Tuzi è quello che fece costruire , il Palazzo con l’Arco e relativo Stemma in via Napoli  a  SoraNella rivista  di Paese Mio  del 2010 intitolata “Il Palazzo Tuzi fuori dalla Porta di Corte”  di Gianluca Gabrielli descrive in tutta la sua forma il Palazzo Tuzi , ma si sofferma su un particolare, e cioè il Municipio del Comune di Sora dispone che il 30° Battaglione di Linea Piemontese fosse alloggiato nelle Chiese di Santo Spirito e San Francesco , una decisione inaudita, per il popolo Sorano era Profanazione, e per impedire tutto ciò Clemente Tuzi lo si ricorda per questo, mise tra l’altro il piano nobile dell’edificio , infatti andando nel dettaglio dobbiamo leggere il libro di  Don Gaetano SquillaLa Chiesa di San Francesco in Sora  e la Confraternita dei Sacconi ” , infatti descrive che il 4 Febbraio 1861 il Municipio di Sora aveva disposto che il 30° Battaglione di Linea Piemontese  comandato dal Generale Cori di Siena  fosse alloggiato nelle chiese di S.Francesco e Santo Spirito ,


Giovanni Andrea Annoni e Clemente Tuzi fu  Eustachio  per evitare la Profanazione delle due chiese  , misero a disposizione dei soldati i loro fabbricati , il primo piano nobile fu tutto occupato , e da poco era terminato il pavimento di gran valore a mosaico lavorato da artisti veneziani appositamente chiamati a Sora , e per questo fu ricordato con  le iniziali  C.T.



ll Grande Clemente Tuzi  uomo molto religioso e umile era sposato con una donna pia la signora Marinpietri Annamaria di     Sora , dalla  loro unione nascono due figli Tuzi Domenico Antonio Vincenzo nato a Sora il 5 maggio 1856  e Tuzi Agnese nata a Sora il 1 aprile 1860






Per quando riguarda lo stemma della Famiglia dei Tuzi di Sora possiamo distinguerle in due / tre rami con tre stemmi quasi diversi, lo stemma originale dei Tuzi di Sora e' dato da uno scudo con alla base dei monti all' italiana (3) di cui quello al centro piu' grande sormontato da tre stelle con sei punte ognuna. lo scudo e' sormontato da una corona o da un elmo in base al ramo di appartenenza.










      FAMIGLIA   TUZI A CURA DEL  

   NOBILE MATTEO


In questa stemma di via Pasquale Fosca , un altro stemma e ramo di questa famiglia molto bello riceviamo e pubblichiamo la descrizione secondo il Nobile Matteo della Famiglia Tuzi .
Alcuni testi che parlano della storia di Roma fanno risalire l’esistenza della
Famiglia Tuzi già nel Medioevo e nei secoli successivi le varie generazioni hanno spostato alcuni fuochi della famiglia dando vita al ramo abruzzese-laziale da cui discende anche quello di Montecelio, quello marchigiano e quello pontino.
Le prime notizie certe del ramo abruzzese-laziale risalgono al XVII secolo tramite un
attestato rilasciato dal
Duca dei Marsi, Lorenzo Onofrio Colonna, che nel 1673 sanciva i dottori Giuseppe, Clemente e Tommaso TVTII, quali “Gentiluomini  e Familiari della Famiglia Colonna”. Tra il finire del ‘600 e l’inizio del XVIII secolo, la famiglia Tuzi, detiene innumerevoli proprietà in Abruzzo (tra tutti il palazzo Tuzi e la  cappella di famiglia nella Chiesa della S. Maria della Vittoria di Scurcola Marsicana (Aquila) e partecipa alla vita sociale delle città abruzzesi di Balsorano e Scurcola Marsicana; altre proprietà sono situate in Sora ove la Famiglia sposta definitivamente il proprio casato a causa della terribile peste del 1656 che colpì l’Abruzzo e dove si trova tutt’ora. Il ramo abruzzese-laziale, citato in più testi di storici locali dei secoli passati, è definito “nobilissimo” e nel tempo il cognome  si è trasformato dal latino TVTII a TUZI, TUZII,TUZIJ e TUZJ in base al tipo di interpretazione del modo di scrivere di ogni periodo che si è voluto attribuire ai documenti ritrovati nei vari archivi dando oggi vita alle attuali trascrizioni anagrafiche esistenti.
Del ramo abruzzese-laziale si possono attualmente distinguere tre principali famiglie che sono riconducibili ai cugini
Paolo Tuzi, Franco Tuzi, Davide e Restituta Tuzii (Palazzo in Piazza Mayer Ross), a Mario Tuzj (Palazzo in via Carnevale) ed un terzo ramo estintosi a metà del novecento (Palazzo in vicolo Tuzi e villa in via Riccardo Tuzi).
Fabio Tuzi di Balsorano, fonda nel 1735 il Regal Collegio Tuziano di Sora che,dopo la sua morte, passerà sotto il controllo della prestigiosa famiglia ,ormai residente in Sora
Facendolo diventare un oratorio privato.L’importanza rivestita dagli uomini appartenuti a questo ramo ha contribuito ad accrescere il prestigio dell’intera
Famiglia Tuzi attestata dalle cariche politiche rivestite, dalle rendite percepite ed i palazzi gentilizi, tutt’ora esistenti e posseduti dagli eredi, diventando complessivamente nell’ottocento la famiglia locale più illustre della città di Sora come anche riconosciuto dalla storia locale e dai diversi ed antichi blasoni della famiglia ritrovati nelle chiese, nel cimitero e su palazzi della città volsca.

Lo stemma base del ramo abruzzese-laziale


ARMA: d’azzurro alla fascia accompagnata in capo da tre stelle (6), il tutto d’oro, ed in
punta da un monte di tre cime all’italiana al naturale, quella di mezzo più elevata.


  MOTTO: Dove c’è un Tuzi   
tutti si sentono sicuri   
(cit.
Carlo Tronconi).

In considerazione dei matrimoni illustri e titoli ricevuti lo stemma ha subito delle trasformazioni integrando il proprio blasone con quello delle rispettive mogli nobili. Un chiaro esempio è quello dello stemma di Palazzo Tuzi in Piazza Mayer Ross che è stato integrato con quello della Famiglia del Conte Falzacappa di Tarquinia grazie al matrimonio di Carlo Tuzi di Sora con la Nobile Catherina Falzacappa il 21 giugno 1777.


 

Grazie ai vari matrimoni la Famiglia Tuzi ha parentele con:
la famiglia Terracini di Bologna, Panicoli di Alvito, Carrara, Baroni Marimpietri di Scurcola Marsicana, De Donatis di Sora, Lauri di Sora, Bartolini di Arezzo, Baroni Cappa de L’Aquila,  

                                   Stemma personale                                 
 del Nob. Matteo Tuzi  

SAR il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Gran Maestro del SMO Costantiniano di San Giorgio, ha riconosciuto in data 8 luglio 2016 il titolo di Nobile di Sora a Matteo Tuzi (già patrizio della città di Scurcola Marsicana) e con esso la discendenza legittima e
diretta – a partire dal XVII secolo – dell’ antichissimo e nobilissimo ramo abruzzese-laziale che vede ad oggi il proprio casato in
Sora (Frosinone). Rispetto alle insegne presenti nello stemma di base, lo stemma di questo ramo è stato modificato il 21 giugno 1777  in virtù dell’unione di quello della famiglia Tuzi di Sora con quello dei Conti  Falzacappa di Tarquinia in considerazione del matrimonio di Don Carlo Tuzi con la Nobile Contessa Catherina Falzacappa figlia del Conte Leonardo Falzacappa



ARMA: scudo italiano partito in due sormontato da una corona a cinque perle; nel lato destro (Tuzi) d’azzurro alla fascia accompagnata in capo da tre stelle (6), il tutto d’oro, ed in punta da un monte di tre cime all’italiana al naturale, quella di mezzo più elevata. Nel lato sinistro (Falzacappa) d’azzurro al leone rampante d’oro sormontato da due gigli dorati su sfondo blu. Le croci presenti sia sul nastro che avvolge lo stemma che nello sfondo dello scudo indicano il grado di appartenenza del Nob. Matteo Tuzi ai corrispettivi ordini cavallereschi.




 
 
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